The masticator space. Value of computed tomography and magnetic resonance imaging in localisation and characterisation of lesions
Spazio masticatorio. Ruolo della tomografia computerizzata e della risonanza magnetica nella localizzazione e caratterizzazione delle lesioni
F. Galli, N. Flor, C. Villa, G. Franceschelli, G. Pompili, G. Felisati1, F. Biglioli1, G.P. Cornalba
Radiology Unit; 1 Head and Neck Department, University of Milan, San Paolo Hospital, Milan, Italy.
Summary
Aim of the study was to assess the different roles of magnetic resonance imaging and computed tomography in the evaluation of anatomical origin and pathological nature of lesions involving the masticator space. Overall 41 cases (31 computed tomography and 14 magnetic resonance imaging) of lesions involving masticator space were retrospectively reviewed by two experienced radiologists in consensus. Reference standards were histopathological results and clinical-radiological follow-up after one year. Both computed tomography and magnetic resonance imaging were performed with and without intravenous injection of contrast. Computed tomography and magnetic resonance imaging were correct in identifying the space of origin of lesions respectively in 96% and 92% of cases. Computed tomography correctly diagnosed the nature of lesions in 81% of cases and magnetic resonance imaging in 93% of cases; computed tomography and magnetic resonance imaging correctly characterized, respectively, 88% and 100% of malignant lesions and, respectively, 73% and 83% of benign lesions. In conclusion both computed tomography and magnetic resonance imaging were effective in the identification of the origin of non-extensive lesions involving masticator space. Computed tomography was more precise in depicting lesions originating from masticator space, while magnetic resonance imaging was more correct in depicting lesions originating from contiguous spaces and involving secondarily the masticator space. Magnetic resonance imaging should always be preferred to characterise lesions, nevertheless computed tomography should be chosen in cases with suspected inflammatory involvement of mandible bone.
Riassunto
L’obiettivo di questo studio è stato di definire il ruolo di tomografia computerizzata e risonanza magnetica nella valutazione dello spazio d’origine e della natura delle lesioni che coinvolgono lo spazio masticatorio. Quarantuno casi (31 tomografie computerizzate e 14 risonanze magnetiche) di lesioni coinvolgenti lo spazio masticatorio sono stati retrospettivamente valutati da due radiologi con esperienza nell’imaging di testa-collo in consenso. L’esame istopatologico e il follow-up clinico-radiologico ad un anno sono stati utilizzati come metodiche di riferimento. Sia la tomografia computerizzata che la risonanza magnetica sono state eseguite sia in condizioni di base che dopo somministrazione endovenosa di mezzo di contrasto. Tomografia computerizzata e risonanza magnetica sono state corrette nell’identificare lo spazio di origine delle lesioni rispettivamente nel 96% e 92% dei casi. La tomografia computerizzata ha correttamente diagnosticato la natura delle lesioni nel 81% dei casi e la risonanza magnetica nel 93% dei casi; la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica hanno caratterizzato con esattezza rispettivamente 88% e 100% delle lesioni maligne e rispettivamente 73% e 83% delle lesioni benigne. In conclusione, tomografia computerizzata e risonanza magnetica si sono dimostrate entrambe affidabili per l’identificazione dell’origine di lesioni non estese coinvolgenti lo spazio masticatorio. La tomografia computerizzata è stata più precisa nell’individuare l’origine delle lesioni dallo spazio masticatorio, mentre la risonanza magnetica ha ottenuto risultati migliori nell’individuare l’origine delle lesioni dagli spazi contigui. In generale, è preferibile utilizzare la risonanza magnetica per formulare la diagnosi di natura delle lesioni e utilizzare la tomografia computerizzata in caso di sospetto coinvolgimento mandibolare da patologia infiammatoria.